Death Stranding: lo sperma nero presagio di morte o di vita?

Death Stranding: Mads Mikkelsen

Consistenza e significato si mescolano nel nuovo trailer di Death Stranding con Mads Mikkelsen.

I Game Awards 2016 sono partiti subito in quarta con il premio Industry Icon assegnato a Hideo Kojima. Un attimo dopo, il delirio. Un simpatico siparietto nel quale il game designer giapponese fa il gesto di andar via per poi ritornare sui propri passi esclamando: "One more thing...", tra le urla estasiate del pubblico che già pregustava ciò che poi, inevitabilmente e per grazia del divin-Kojima, è giunto in diretta streaming mondiale.

Il secondo enigmatico trailer di Death Stranding, realizzato in 4K real-time grazie all'utilizzo del motore grafico Decima di Guerrilla Games, lo stesso che sta dando vita ad un altro pre-annunciato capolavoro: Horizon Zero Dawn, conta la presenza del regista Guillermo del Toro (stranamente non accreditato nei titoli di coda) e l'Hannibal della serie TV tanto amata da Kojima-san: Mads Mikkelsen. Dopo l'occasione sfumata di Silent Hills, il trio Kojima/Del Toro/Reedus, non solo è tornato in auge più splendente che mai, ma si è arricchito di una nuova e certamente gradita comparsa: l'attore famoso per il ruolo di Le Chiffre in 007: Casinò Royale e premiato come miglior attore a Cannes per la sua indimenticabile performance nel film "Il Sospetto" di Vinterberg.

Mikkelsen appare in questa sua prima trasposizione videoludica nei panni di un oscuro soldato, antieroe sporcato da una melma nera come la pece, che aleggia nell'aria, nell'acqua e nelle sue stesse vene; un liquido seminale presagio di morte che sembra aver corrotto, dato vita/morte a uomini e macchine mescolando insieme carne e metallo. Cos'è? Cos'è questa "morte incagliata" dal significato imperscrutabile? Cosa sono quegli "strands" (fili) che legano la figura di Mikkelsen ai terrificanti soldati non-morti?

Com'era facile immaginare, il nuovo trailer pone decine di nuovi interrogativi senza dare "apparentemente" alcuna risposta. Inizialmente lento e misterioso, accompagnato da un montaggio sonoro conturbante e affascinante, si prolunga incessante mentre dalla superficie delle paludose effettistiche emerge la traccia originale dello svedese Ludvig Forssell, già autore delle musiche di Metal Gear Solid V: Ground Zeroes e The Phantom Pain, compresa la malinconica Quiet's Theme cantata da Stefanie Joosten al TGA 2015.

All'epoca mancava lo stesso Hideo Kojima, costretto da Konami a non presenziare all'evento. A un anno di distanza la squadra è riunita. Quello che accadrà lo sapremo presto o tardi, anche se per mettere le mani sul gioco ce ne vorranno ancora di trailer e annunci: forse nel 2020, forse più tardi, non è certo. Quello che è certo è che quando succederà saremo lì: in attesa esatatica; come bambini troppo cresciuti; come sempre.