Phil Spencer vorrebbe Mario e i giochi Nintendo su Xbox: "Sono i migliori"

Phil Spencer Xbox One

Il boss della divisione Xbox non ci penserebbe due volte a instaurare una partnership con Nintendo.

Il 7 settembre 2016 è stato un giorno storico: per la prima volta nella storia, Nintendo pubblica un suo gioco first party su piattaforma di terzi: Super Mario Run su iPhone di Apple. Dopo Pokémon GO uscito a luglio e sviluppato da Niantic con la benedizione del colosso di Kyoto, l'interesse ampiamente prevedibile verso il mercato mobile, ancor più rafforzato dall'imminente uscita della console ibrida home/portatile Nintendo Switch, ha portato a immaginare inediti scenari.

Dev'esser stato questo, durante un'intervista a Phil Spencer, a scatenare la domanda su un'eventuale collaborazione. A tal proposito, il boss della divisione Xbox ha dichiarato con entusiasmo: "Amerei vedere Mario su Xbox. Sono uno che lavora in questo settore da tanto e gioca ai videogiochi da un'eternità, non ho problemi a dirlo: Nintendo ha i titoli first party migliori in assoluto. Sono giochi fantastici che hanno segnato per sempre la memoria di tutti noi, averli su Xbox sarebbe grandioso".

In realtà, tra Microsoft e Nintendo c'è già stata qualche collaborazione. Ad esempio in Minecraft, gioco di proprietà dell'azienda di Redmond, un esclusivo contenuto aggiuntivo ha portato Mario e altri personaggi del brand all'interno della versione Wii U.

"A volte mi faccio domande come: 'vorresti vedere Banjo in Super Smash Bros?', e subito mi rispondo 'Ovvio! Lo farei in un secondo', e non lo dico per far bella figura, è proprio così. Sono un grande fan di Nintendo e il loro lavoro è stato fondamentale per l'industria dei videogiochi, in particolare per il pubblico più giovane e se avessi la chance di lavorare con loro in futuro, vorrei farlo a qualsiasi costo", ha concluso Phil Spencer.

Chi segue Gameplay.it conosce bene la linea: i giochi in esclusiva sono un male e meno ce n'è meglio è per tutti. Un giorno dovrà arrivare il momento di separare nettamente il concetto di videogioco come mezzo ludico/artistico dalla piattaforma su cui gira; che dovrebb'essere considerata alla stregua di un riproduttore, come un lettore CD/DVD/Blu-Ray e non qualcosa di nodale attorno al quale costruire poi un parco titoli.