Fru - recensione

Finalmente una killer app per Kinect.

Il futuro di Kinect, accessorio nato su Xbox 360 che non ha mai visto la gloria che si intravedeva ai tempi del suo annuncio col nome di Project Natal, è ora più che mai incerto. Inserito all’interno delle confezioni di lancio di Xbox One come videocamera obbligatoria per il funzionamento della console, con l’allontanamento di Don Mattrick e l’entrata in scena di Phil Spencer, il Kinect 2.0 è ormai ai margini dei progetti di Microsoft.

L’azienda di Redmond è focalizzata sul futuro delle console per videogiochi, che tra l’altro pare stia prendendo forma in una concezione lontanissima da quella che è sempre stata la natura delle piattaforme da gioco per salotto.

Pochi sono stati i titoli in grado di sfruttare al massimo la periferica, che spesso è stata relegata all’utilizzo di giochi da ballo e caratteristiche del sistema operativo. Cosa è mancato agli sviluppatori che hanno scelto di destinare il loro impegno a Kinect? Un’idea genuina in grado di smuovere le anime e i corpi dei videogiocatori, forse nulla di più. E chissà se è un caso che questo lampo sia arrivato da una mente nata in Italia, paese che con lo sviluppo di videogiochi ha ancora troppo poco a che fare.

E infatti, l’idea di Mattia Traverso, ha preso forma dalle parti di Breda dopo la realizzazione di un prototipo per la Global Game Jam 2014. Si chiama Fru e vede la luce degli scaffali del negozio digitale di Xbox One a partire da mercoledì 13 luglio 2016, dopo una lunga rivisitazione del progetto fortemente voluta dai ragazzi di Through Games.

Fru Kinect: immagine del gioco

Quello che potrete acquistare, infatti, è un gioco molto più completo della build che ha rapito un po’ tutti negli ultimi due anni e che (purtroppo?) arriva in un periodo in cui di Kinect non se ne sente quasi più parlare. Ma di quest’ultima questione ci deve importare molto poco, perché la speranza è che il prezzo di lancio aggressivo e il buzz conseguente riescano a dare a Fru la spinta che si merita.

Partiamo dal principio: Fru è un “puzzle platformer” che incentra tutte le meccaniche del suo gameplay sull’intuitivo e innovativo utilizzo di Kinect: durante le partite il vostro corpo verrà tramutato in una silhouette a metà tra due mondi.

In buona sostanza, sarete un portale vivente il cui scopo è aiutare il piccolo alter ego virtuale protagonista dell’avventura, risolvendo puzzle a suon di mosse che vi porteranno in posizioni nelle quali avrete mai nemmeno immaginato di trovarvi. Utilizzando tutto il vostro corpo, quindi, vi ritroverete a coordinare i movimenti davanti alla videocamera con quelli tipici dei platform, utilizzando contemporaneamente anche il controller.

La cosa bella è che, anche grazie all’aiuto di di una mappatura dei comandi semplice e funzionale, Fru vi spinge ad utilizzare tutti i muscoli e le parti del vostro corpo (e non solo) in modo del tutto naturale: a volte, vista l’esigenza di utilizzare il pad, ci si ritrova ad alzare d’istinto il piede per continuare un percorso, ma anche a spostare velocemente la maglietta per non far andare un salto a vuoto.

Il tutto non si scontra contro alcun problema di sorta, perché i controlli sono stati studiati per agevolare qualsiasi tipo di azione, anche quelle in cui è necessario staccare una delle due mani dal controller. Insomma, posizioni al limite dello yoga a parte, Fru è davvero il gioco ideale per prendere tutti i limiti tecnici, che Kinect e quasi tutti i suoi prodotti non hanno saputo affrontare, per renderli un brutto e lontano ricordo.

Fru Kinect: immagine del gioco

A supporto di questa essenziale opera di game design ci sono quattro capitoli, ognuno col suo modo unico di interpretare le meccaniche di gioco. All’inizio di ogni sezione vi ritroverete sempre ad apprendere, gradualmente, quanto e necessario per proseguire; e la cosa non fa altro che rendere altamente godibile il gameplay senza rendere impossibile praticamente nessuna delle fasi di gioco.

Il risultato finale sono ben 110 livelli inframezzati da un accompagnamento musicale delicato e alcune buone trovate narrative, che tuttavia potevano fare qualcosa in più per intrattenere il giocatore in quello che, a tutti gli effetti, è un “motion game” molto divertente. Ma al di là di questo, a completare l'opera, sono presenti i collezionabili e la modalità cooperativa sbloccabile, utile per non farvi sentire la mancanza di un pizzico di storia in più o di sfide che vadano oltre la comprensione degli enigmi da risolvere lungo tutto l’arco del titolo della durata di 4/5 ore abbondanti.

Con la sola forza delle idee, Fru è un gioco in grado di valorizzare un’intera periferica in modo semplice ed efficace. Ed è in questi casi, più che mai, che non bisogna poi dar tanto conto a tutto il resto, perché quando un videogioco diverte e stupisce non c’è poi molto altro da considerare.

Lo scopo dello studio indipendente Through Games era forse proprio questo: riuscire a far spassare il suo pubblico aggrappandosi esclusivamente alla grande creatività insita nelle loro menti.

Se possedete Kinect sin dal day one e non volete limitarvi ad utilizzarlo con l’imminente arrivo di Cortana su Xbox One, ora avete a disposizione la killer application che spazzerà via un po’ di polvere dalle sue lenti. Intanto, però, la domanda rimane una sola: doveva necessariamente arrivare l’alba di una console che ha bisogno di un adattatore per sfruttare Kinect (Xbox One S) per giustificarne l’esistenza?

Abbiamo recensito Fru su Xbox One grazie a un codice fornitoci dallo sviluppatore. Per maggiori informazioni sul sistema di valutazione di Gameplay.it cliccate qui.