Batman - The Telltale Series - recensione

L'avventura a episodi dell'uomo pipistrello è cominciata.

Recensiremo Batman - The Telltale Series gradualmente: l'articolo verrà aggiornato dopo l'arrivo di ogni episodio fino alla puntata finale, che corrisponderà alla pubblicazione del nostro verdetto definitivo.

Passano gli anni, ma le avventure di Telltale Games non si fermano mai. Anzi, aumentano di numero, frequenza e importanza. Archiviati Tales from the Borderlands, Game of Thrones e lo spin-off del loro più grande successo di sempre, The Walking Dead: Michonne, mentre c’è ancora un po’ di spazio per Minecraft: Story Mode, ora tocca a Batman.

Annunciate nel tripudio di luci e aspettative dei The Game Awards 2015, le leggendarie vicende dell’Uomo Pipistrello in salsa Telltale arrivano giusto in tempo per fare da antipasto alla terza, attesissima stagione di The Walking Dead.

La formula, manco a dirlo, è la stessa di sempre: cinque episodi che si accingono ad accompagnare gli appassionati con cadenza più o meno regolare fino alla fine del 2016. Le piattaforme di riferimento pure sono le solite, con PC, PlayStation 4 e Xbox One in prima linea e a seguire, con delle uscite meno pronte e più dilazionate, PlayStation 3, Xbox 360, Mac, iOS e Android.

Oltre alle comode versioni digitali in variante Season Pass e acquisto di ogni singolo episodio, ci saranno anche le edizioni retail per console e PC, che saranno distribuite da Warner Bros. Interactive Entertainment a partire dal 16 settembre 2016. Si tratta di un “Season Pass Disc”, ovvero una versione che sostanzialmente dovrà comunque usufruire degli aggiornamenti e dei download tipici del digital delivery.

Prima di addentrarci gradualmente in ciò che conta sul serio in ogni episodio delle avventure grafiche marchiate Telltale Games, il racconto, andiamo ad analizzare nello specifico tutti gli altri aspetti dell’ultima fatica della software house californiana. Le meccaniche di gioco fatte di QTE e scelte tipiche del marchio Telltale sono sempre lì, supportate dal solito engine proprietario che, anche su PC di fascia alta, stenta a trovare la via della perfezione.

Batman - The Telltale Series Screenshot 1

Stiamo parlando un motore che già su console di nuova generazione fatica a trovare una stabilità in termini di frame rate, con cali drastici e francamente inspiegabili nel 2016. Considerando la natura narrativa del gioco, però, fino a quando la situazione non diventerà pesantemente insostenibile, ci si può ancora dare un pizzico sulla pancia.

Appurata la qualità del lato tecnico, che è già in netto miglioramento su PC e che, come spesso accade, sarà sicuramente più soddisfacente arrivati al finale di stagione, parliamo delle novità di questa nuova serie. Batman ha segnato il debutto di una caratteristica totalmente inedita per i giochi Telltale, il Crowd Play, che consente a gruppi di giocatori di partecipare attivamente alle sessioni dell’host.

In buona sostanza, si tratta di una modalità multiplayer in cui dei sondaggi segnalano l’opinione del pubblico prima di ogni scelta che il giocatore principale compie normalmente durante la sua avventura. Nulla di particolarmente esaltante, ma si tratta senza dubbio di una feature che apre a dei metodi di fruizione inediti sfruttando in qualche modo il buzz delle dirette streaming online.

Pur rimanendo ben ancorato al passato di Telltale, il gameplay di Batman evidenzia una certa attenzione nel rendere tutte le situazioni di gioco un filo più connesse tra di loro, oltre che generalmente più ritmate e divertenti. Ai classici QTE è stato aggiunto un indicatore (rigorosamente rappresentato con l’iconico logo di Batman) che sta lì a testimoniare la riuscita delle fasi d’azione accumulando energia per la mossa finale.

Anche le fasi esplorative sono state rinvigorite da una novità: la necessità di dover linkare adeguatamente le prove analizzate per giungere alla conclusione delle ricerche del “più grande detective del mondo”. Entrambe le aggiunte, insieme alla possibilità di pianificare in lontananza alcune delle più esaltanti scene di gioco, sono degli ottimi escamotage per cercare di svecchiare una formula ultra collaudata e che, proprio per questo, in certi frangenti è ancora troppo poco avvincente.

Episodio 1: Realm of Shadows (agosto 2016)

L’intenzione narrativa degli sviluppatori per il loro Batman è chiara sin dalle primissime battute dell’episodio di apertura: più che un videogioco incentrato sull’Uomo Pipistrello in senso stretto, Telltale Games ha deciso di addentrarsi nella difficile figura di Bruce Wayne. La storia di Realm of Shadows, pur abbracciando dei dettagli provenienti dalle ultimissime evoluzioni fumettistiche di Batman, si appoggia sulla base dell’immaginario che tutti conosciamo: Bruce è il tormentato orfano della famiglia Wayne, un rampollo ricco e dannato in una città sopraffatta dalla corruzione e dal male.

Tra cospirazioni e scandali criminali, orchestrati non si sa ancora bene da chi, nel primo episodio di Batman c’è ovviamente spazio per una manciata di figure chiave dell’universo dell’Uomo Pipistrello: da Alfred a Vicky Vale, passando per il Commissario Gordon, Selina Kyle e Harvey Dent. Ed è proprio dalla campagna elettorale di quest’ultimo che si dipanano tutti gli intrecci della trama che si svilupperà nei prossimi episodi, in cui avremo sicuramente modo di scoprire maggiormente l’interessante Oz, l’amico di infanzia di Bruce che nella parte centrale dell’episodio fa porre diverse domande al giocatore, e dove andrà a parare l’intrigo mafioso che collega i Wayne e Carmine Falcone.

E mentre la caratterizzazione tipica di Gotham City stenta ad emergere se non dal punto di vista strettamente sociale, nonostante le animazioni non troppo esaltanti, la costruzione dei personaggi è sicuramente una delle cose più riuscite di Realm of Shadows. Si intravedono già tutte le connessioni emotive tipiche di tutte le produzioni di Batman, che spiccano in un’interpretazione dell’universo di appartenenza davvero molto suggestivo.

Infatti, il lavoro svolto dai ragazzi di Telltale riesce ad inquadrare immediatamente il Cavaliere Oscuro con un mix di idee pescate dalle infinite apparizioni del supereroe, amalgamandole con una serie di scelte registiche sufficientemente evocative, che devono qualcosa anche all’inconfondibile stile cartoon che tanto si avvicina alla natura fumettistica dell’eroe. Difficile ottenere un risultato originale con così tante fonti e prodotti autoriali da cui trarre ispirazione, ma da quello che si intravede nel primo episodio, Batman - The Telltale Series ha senza dubbio il potenziale per soddisfare i giocatori che decideranno di acquistarlo.

Rimanendo nel campo dei videogiochi, sarà quasi impossibile equiparare il lavoro svolto da Rocksteady Studios con la serie Batman: Arkham, ma l’impegno e il background di Telltale possono colmare il gap per dar vita a qualcosa di unico. Le conseguenze e le connessioni delle scelte poste da Realm of Shadows sono ancora lontane, ma ambiscono chiaramente all'ideazione della prima e più bella avventura grafica di Batman.

Abbiamo recensito Batman - The Telltale Series grazie a un Season Pass per PC fornitoci dallo sviluppatore. Per maggiori informazioni sul sistema di valutazione di Gameplay.it cliccate qui.