Tracer di Overwatch è lesbica! Ma ne siete davvero sicuri?

Tracer è gay? Mario è sessista, e io sono Topolino.

Il fumetto di Overwatch intitolato Riflessi (Reflections) ha scatenato un putiferio nei social, sui forum e su tutte le testate online nazionali e internazionali riguardo la dichiarata omosessualità di Tracer.

Avete presente Zarya? Tutti l'avevano eletta come una sorta di icona gay dei videogiochi a causa del suo aspetto esteriore molto mascolino. Eppure, che io ricordi, non è stato mai confermato né specificato che Zarya fosse in alcun modo lesbica o bisessuale.

Bella strategia quella di Blizzard: giocare in modo tanto acuto e coraggioso con la sessualità dei personaggi nel suo più recente videogioco di punta. Bill Petras, direttore artistico di Overwatch, aveva affermato durante il BlizzCon: "Il gioco conterrà un personaggio gay. Abbiamo letto in giro molte discussioni sulla diversità nei videogiochi, che vuol dire un sacco di cose diverse. Gli utenti vogliono diversità di genere, diversità razziale, diversità della nazionalità di appartenenza. Esiste anche una discussione sulla diversità di fisico: non tutti vogliono vedere sempre lo stesso tipo di corpo rappresentato. A tal riguardo speriamo che Zarya sia un passo nella giusta direzione".

Già, "diverso" vuol dire tante cose. E tutti, tutti sono rigurgitanti fino al midollo, consapevolmente o inconsapevolmente, di pregiudizi delle varie culture e sottoculture che li hanno cullati fin dalla nascita. Questo include ogni tipo di condizione sociale: estetica, età, peso corporeo, abbigliamento, credo religioso, orientamento politico, riti, usanze... ogni tipo di pratica, sessuale e non. Ma riguarda anche i più profondi sentimenti dentro di noi, quelli che ci fanno provare imbarazzo verso qualcosa perché lo consideriamo "anormale" o amore verso qualcosa che ci piace perché lo consideriamo "bello".

Non c'è bisogno di scomodare Socrate ne l'Ippia Maggiore o nel Simposio di Platone per comprendere che i corpi hanno una loro grammatica come ogni altro tipo di linguaggio che viene interpretato dall'uomo. Se vediamo un uomo baciare la propria donna davanti agli altri, lo consideriamo normale. Se vediamo una donna baciare un'altra donna, cosa significa? Che sono amiche intime? Che sono lesbiche? Che sono sorelle?

La foto del bacio saffico tra Emily e Tracer di Overwatch Il fumetto incriminato: il bacio saffico tra Emily e Tracer.

La risposta dipenderà dalla nostra sensibilità, o meglio, dalla sensibilità che le culture che governano il nostro pensiero ci hanno trasmesso. Secondo le usanze di alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica, anche tra persone dello stesso sesso, un bacio sulla bocca è considerato perfettamente normale, anzi, comune. Per loro, quella pratica corrisponde esattamente a quello che nella nostra cultura sono i baci sulle guance. Meglio non andare oltre inserendo altre variabili nella immaginaria equazione della normalità. Ad esempio: cosa pensereste vedendo un padre che bacia sulla bocca sua figlia di 2 anni in pubblico davanti alla moglie? E cosa, invece, vedendo quel padre baciare sulla bocca la figlia di 6 anni nella sua stanzetta chiusa a chiave? E di un padre che bacia sulla bocca una figlia di 15 anni?

Nella Grecia Antica, l'omosessualità tra uomini era considerata piuttosto comune a qualsiasi età. La poetessa Saffo dell'isola di Lesbo, narra nelle sue liriche dei rapporti omosessuali insieme alle sue giovani studentesse. Non soltanto, la pederastia era perfettamente lecita: gli uomini adulti (erastés) potevano amare giovani ragazzi (eròmenos) dai 12 anni in su intrattenendo con loro rapporti anche sessuali: era una pratica talvolta promossa dalla legge e celebrata nei riti e nella letteratura; alcuni la consideravano addirittura fondante per la buona formazione fisica e spirituale degli adolescenti. Non stiamo parlando di un qualunque popolo di barbari, ma della civiltà antica più influente di tutti i tempi, l'ordinamento culturale che ha dato vita a ciò che oggi chiamiamo filosofia, politica, democrazia, e potremmo continuare a lungo.

A metà del secolo scorso, durante la seconda guerra mondiale, Hitler seminava terrore e sterminava ebrei nei forni crematori mentre gli Alleati, dopo che gli Stati Uniti avevano finito di sganciare le bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki sterminando centinaia di migliaia di persone, stavano per fermarlo. Pochi anni dopo la fine della guerra, Martin Luther King cominciò a sognare un mondo senza distinzioni di razza mentre la rivoluzione sessuale prendeva piede. Parliamo di 50, 60 anni fa.

Overwatch è ambientato nel futuro, a oltre 50 anni da oggi, intorno all'anno 2070. Per quella data, la cultura umana di questa nostra dimensione che chiamiamo "realtà" potrebbe aver subito radicali mutamenti, magari spogliando definitivamente il mondo dal pregiudizio di vedere una donna baciare sulla bocca un'altra donna collegando immediatamente questo gesto alla sua omosessualità, proprio come accade con la Emily di Tracer: non una sorellastra, una cara amica, una coinquilina particolarmente affettuosa, ma un innegabile ed esplicito riferimento al suo amore gay.

Mentre tutti sono convinti di questo, io torno a leccare con la lingua il collo del mio migliore amico, sognando un harem di uomini e donne miei amanti in una società occidentale che abbia finalmente superato l'arcaica convenzione della monogamia.