Cosa potrebbe essere Nintendo NX? - opinione

Portatile o ibrida? Monterà Nvidia Tegra, avrà controller smontabili e giochi su cartuccia. Cosa dobbiamo aspettarci da Nintendo NX?

Attesa per marzo 2017, nome in codice NX, è la prossima console Nintendo: non è ancora nata ed è già gravata dalla responsabilità di riabilitare la reputazione dell’azienda di Kyoto dopo il flop Wii U. Cosa sappiamo a proposito, a otto mesi dalla (presunta) uscita? Andiamo con ordine.

Nintendo NX è l’ultimo progetto che porterà la firma di Satoru Iwata. Sebbene non ci siano ancora informazioni ufficiali riguardo la prossima macchina Nintendo, è risaputo come l’uomo dietro capolavori commerciali come Wii e DS abbia partecipato attivamente alla stesura del piano NX prima della prematura scomparsa. 3DS e soprattutto Wii U non sono riusciti a ripetere tali performance pur avendo avuto dalla loro parte una forte dose di identità: la voglia di essere “altro” rispetto al resto del panorama videoludico. NX, osservando i brevetti registrati da Nintendo nel corso degli ultimi mesi, andrà quasi certamente ad accordarsi a questa linea di pensiero.

Nintendo NX brevetto

Le prime immagini sull'argomento NX sono datate dicembre 2015. In tale occasione, infatti, diversi siti internet approfittarono di un brevetto registrato da Nintendo per dare il via alle speculazioni riguardo la console. Com'è facile intuire dalle immagini del brevetto, l’ipotetico pad di NX avrebbe dovuto riprendere il concetto di schermo-con-tasti visto su Wii U ma con una forma diversa. Si ipotizzò anche l’assenza totale di tasti fisici sostituiti da alcune icone sul display. L’idea che questo fosse realmente il pad di NX assunse una valenza sempre maggiore dopo che, senza il minimo preavviso, iniziarono a circolare foto del presunto controller.

Nintendo NX controller fake

Se ricordate le discussioni sui forum ai tempi, diversi burloni, spacciandosi per sedicenti insider e programmatori assortiti, confermavano quanto mostrato in questa ed altre immagini. In realtà, il pezzo di plastica qui inquadrato si rivelò essere soltanto uno scherzo di ottima fattura, in quanto non era altro che resina modellata tramite una stampante 3D.

Chiariamoci: i brevetti quasi mai significano realizzazione certa, soprattutto quando a registrarli sono le grandi multinazionali. È un modo per tutelarsi ed essere un passo avanti alla concorrenza, garantendosi una prelazione nel momento in cui gli analisti e gli altri personaggi in giacca e cravatta decidano che il mercato è pronto ad accogliere quel particolare progetto. Se così non fosse, dovremmo dare per scontato che NX sia gestibile attraverso un… coso a forma di U con accelerometro e giroscopio all’interno o magari attraverso un… altro coso in grado di rilevare i movimenti attorno ad esso, proiettando immagini su un nastro che… No, semplicemente no.

In questi mesi i fan della Grande N hanno potuto aggrapparsi a sogni e fantasie, visto che di notizie ne sono trapelate ben poche. Ciò che ad oggi sappiamo di NX è che sarà quasi certamente un progetto ibrido. Voci di corridoio e dichiarazioni a mezza bocca hanno lasciato intendere come Nintendo voglia inserire, all’interno dell’ecosistema NX, sia una console portatile che una da salotto. In tal senso, assume maggiore importanza la notizia di qualche mese fa riguardo l’aumento della produzione di cartucce, le stesse usate dal 3DS per intenderci, ma con una memoria da 32 GB all’interno. Se questo indizio non bastasse ancora, possiamo aggiungere che leggendo il trademark di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, in uscita sia su Wii U che su NX, si può notare che, fra i metodi di distribuzione del software, viene indicato anche il supporto su cartuccia.

Il supporto su disco, per quanto possa essere capiente, non riesce ad avere le stesse prestazioni delle cartucce (che sono di fatto delle memorie flash, non i vecchi cassoni di NES-iana memoria). Le cartucce si sposano perfettamente con l’intenzione di Miyamoto e soci di rendere NX una portatile con funzionalità home e viceversa.

Sto giocando a Zelda sul divano di casa. Mentre mi godo lo spettacolo di un 55" Full HD LED con integrazioni al plasma collegato all’impianto stereo Dolby 7.1 con cavo ottico di rame puro che al mercato mio padre comprò, improvvisamente ricordo che devo presenziare al saggio di danza della cuginetta di otto anni. Nessun problema: tiro fuori la cartuccia da "NX-Home" e la porto con me continuando a giocare su "NX-Portable".

Una situazione simile a quanto già visto con Sega DreamCast, dotata di una memory card inserita all’interno del controller che poteva trasformarsi in console portatile; o con la collaborazione di due macchine come Game Boy Advance e GameCube, una portatile e una home console ognuna con il proprio parco software ma con alcuni titoli in grado di inferfacciarsi. NX avrebbe dovuto essere una console da salotto, con la possibilità per il giocatore di portare il controller in giro come console portatile. Peccato che Nintendo sia d’altro avviso.

Nintendo NX controller fake

Stando a quanto pubblicato da Eurogamer alcuni giorni fa, NX è sostanzialmente un tablet alimentato dal potentissimo processore Tegra di Nvidia, la cui ultima generazione dovrebbe essere in grado di pareggiare le prestazioni di PS4 e Xbox One, ma pur sempre un tablet. Questa macchina, la cui capacità di leggere le cassette è confermata, dovrebbe essere modulare. Ai lati dello schermo pare sarà possibile attaccare alcune periferiche contenenti gli analogici e i tasti, aprendo così alla possibilità di creare perferiche ad hoc per ogni gioco. E per quanto riguarda la console casalinga? Sempre secondo Eurogamer, cosa confermata da un brevetto registrato da Nintendo (ricordiamo: un brevetto vuol dire tutto e niente), il tablet-NX dovrebbe avere la possibilità di collegarsi ad una dock station in grado di amplificarne la potenza di calcolo.

Nintendo NX: parti staccabili

I due componenti con i tasti, verosimilmente quello di sinistra con analogico e d-pad, quello di destra con analogico e quattro tasti, diventerebbero quindi il controller nel momento in cui si vuole utilizzare NX guardando la tv.

Nulla è ancora confermato, né tantomeno Eurogamer ha dichiarato espressamente da chi fosse partita la fuga di notizie (Nintendo, così come ogni azienda giapponese, rendiconta a fine anno anche i costi per la sezione “controspionaggio industriale/ninja assassini”), quindi entriamo nel campo dell’ipotetico accettando che da qui in poi ogni parola sarà frutto delle speculazioni di fine luglio del sottoscritto.

Dove vuole arrivare Nintendo NX?

In un'epoca dove tutto è smart e gli elementi tecnologici si trasformano in macchine omni-comprensive (pensate a quanti strumenti vi servivano negli anni ’90 per fare ciò che si può fare con un normalissimo laptop), Nintendo torna a riempirci le tasche di cianfrusaglie. L’idea di un tablet di per sé non è sbagliata, finché il software a disposizione si assesta sugli standard qualitativi di Nintendo senza cedere il fianco alle schifezze giocate dalle persone che mi si siedono affianco sui mezzi pubblici. Forse un tablet con i tasti a scomparsa, qualcosa di simile a PSP GO per intenderci, sarebbe cosa ancor più gradita. I due elementi che si staccano e diventano controller standard non mi convincono molto, principalmente per una questione ergonomica e di design: se devono essere i lati di un pad mi aspetto che abbiano una forma che accompagni la mano, ma allo stesso tempo tale dimensione li renderebbe scomodissimi da trasportare, oltre che tremendamente ingombranti; renderli altresì a dimensione di cellulare/tablet, vorrebbe dire dover fare i conti con qualcosa di piccolo e per ovvi motivi, scomodo per lunghe sessioni di gaming.

Mi dichiaro già da ora entusiasta del supporto su cartuccia, ma non mi convince appieno l’idea della dock station. Senza considerare la durata della batteria e quanto la dock station possa influire al lungo su di essa, mi domando quanto puntare così forte su un processore da tablet unito a qualcosa in grado di amplificarne la potenza di calcolo (per me tutta questa roba viene alimentata a polvere di stelle e tenuta insieme da crine di unicorno, per quanto ne capisco) sia la scelta giusta da fare in questo momento. Nintendo, durante i tremendi anni di Wii U, ha praticamente perso ogni rapporto con gli sviluppatori third party. Realizzare una macchina così complessa e con un’architettura totalmente differente da quelle utilizzate dalla concorrenza, è il modo giusto per riallacciare questi rapporti? Ubi maior minor cessat, affermavano i latini. Se NX saprà entrare nel cuore e nelle case dei consumatori, così come fu in grado di fare il Wii, i vari Ubisoft, Activision, Electronic Arts e tutto l’allegro carrozzone, si accoderà al carro del vincitore. Anzi, forse è proprio Ubisoft l’elemento chiave per comprendere meglio NX.

Nintendo e le cartucce portatili

Già oggi sappiamo dell’esistenza di una manciata di giochi per NX: il porting di Zelda: Breath of the Wild, già citato in precedenza, una versione GOTY di Smash Bros 4, cosa confermata da Bamco, il nuovo Sonic in 3D, presentato con un teaser da SEGA non più di una settimana fa. In questo nugolo di giochi, può essere citato anche Just Dance, annunciato da Ubisoft allo scorso E3. D’accordo, non è un titolo da hardcore gamer e piuttosto che giocarlo preferirei guardare le repliche della prima stagione di Uomini & Donne, ma c’è un particolare che ruota attorno a Just Dance: si gioca tramite movimento. C’è bisogno di una telecamera, come accade su PS4 e Xbox One, o di un rilevatore di movimento così come è stato declinato il gioco in chiave Wii/Wii U. Questo significa che probabilmente Nintendo non vuole abbandonare il motion gaming sfruttato nelle ultime due generazioni e che, con altrettanta probabilità, i due pezzi del pad di NX saranno i figli naturali dell’accoppiata Wiimote e Nunchaku.

L’integrazione con il mondo smart e mobile, all’interno del quale Nintendo si sta pian piano ritagliando uno spazio, potrebbe convincere il pubblico casual a tornare ad acquistare i prodotti made in Kyoto. Nintendo, quindi, si ritroverebbe fra le mani una macchina sulla quale poter far girare contemporaneamente un eventuale sequel di Xenoblade Chronicles X insieme a quel Pokémon GO con cui si sta divertendo anche il Presidente Mattarella. Una console in grado di accontentare allo stesso tempo i giocatori hardcore e quelli che dei videogiochi si interessano il giusto, con una forte identità e che apra una nuova strada per l’industria videoludica. Magari non succederà nulla di tutto questo, ma quant’è bello non avere nient’altro a cui pensare.