Activision sabota Microsoft e i giocatori disattivando il Crossplay su PC

Call of Duty: Infinite Warfare, meglio pagare Belen che soddisfare gli acquirenti del Windows Store.

Il problema non è aver chiamato Belen per fare da testimonial nella pubblicità del gioco, anzi, è legittimo. Fuori luogo come chiamare Maurizio Costanzo per fare la pubblicità di un termogenico ed efficace come far fare la maratona a un cardiopatico cronico, ma legittimo.

Il problema è quando ti accorgi che i clienti della piattaforma finanziariamente più redditizia per Activision: il PC, vengono trattati con superficialità.

Acquistando Call of Duty: Infinite Warfare e Modern Warfare Remastered dal Windows Store, infatti, non potranno giocare con i possessori del gioco su Steam. Non è un problema di compatibilità, le FAQ di Activision parlano chiaro: "potete giocare sulo su Windows 10 con gli utenti che hanno acquistato il gioco su Windows Store".

Dal canto suo, Microsoft ha subito chiarito: "Noi supportiamo pienamente il crossplay tra diversi dispositivi e piattaforme per i partner che vogliono abilitarlo".

Belen e Call of Duty: Infinite Warfare

A questo punto ti domandi se il prezzo di €79,99 per la Deluxe Edition, di €20 più economica della versione Steam prezzata a €99,99 non sia altro che uno specchietto per le allodole, giusto per attirare gente inconsapevole ad acquistare un gioco fortemente basato sull'esperienza multiplayer, impedendoti di giocare multiplayer. Sì perché, com'è noto, lo Store di Microsoft non è ancora molto utilizzato e i giocatori si sono visti impossibilitati a giocare in multiplayer per la scarsità di utenti online.

Mentre ti interroghi sui possibili retroscena del sado-masochismo di quest'operazione, spunta la notizia che Microsoft sta rimborsando tutti quelli che hanno acquistato il gioco sul loro Store e che si sono ritrovati totalmente isolati dagli altri.

Stavolta non è colpa dei ragazzi di Redmond che permettono di abilitare, non soltanto il crossplay su PC, ma anche il crossplay tra Xbox One e PC e tra Xbox One e PS4. Tutti abbiamo potuto apprezzare gli sforzi profusi verso il programma Xbox Play Anywhere in particolare con Gears of War 4 e Forza Horizon 3.

Se in Activision vogliono sabotare Microsoft, visti i commenti poco lusinghieri che girano sulla rete verso il Windows Store dopo questo episodio, potrebbero esserci riusciti. Se vogliono sabotare i poveri clienti del Windows Store attirandoli con il prezzo, la pioggia di rimborsi è sintomo di fallimento in arrivo. Se si tratta di auto-sabotaggio, allora, come nel caso Belen, hanno colpito in pieno il bersaglio.