Hideo Kojima parla del passato e del futuro: Death Stranding sarà il mio lavoro migliore

Hideo Kojima e Mark Cerny

La carriera di Kojima nel mondo dei videogiochi sarà ancora lunga.

Il rivoluzionario sviluppatore Hideo Kojima ha parlato ieri al Develop Brighton 2016, evento dedicato agli sviluppatori di videogiochi, in un'intervista con Mark Cerny di Sony.

"Ogni gioco che faccio mi porta sempre più vicino a fare quello che immagino", ha detto Kojima a Cerny: "Ecco perché non potrei mai smettere di fare videogiochi".

Kojima ha parlato anche della sua passione per il cinema e di come questa si sia intrecciata all'amore per i videogiochi: "30 anni fa volevo fare film, ma in Giappone, nella regione del Kansai dove sono cresciuto, era davvero difficile farlo. I giochi erano un medium molto interessante per raccontare storie, per questo sono salito a bordo". Riguardo il suo lavoro attuale: "Finora c'è sempre stato un momento nel quale sono stato costretto a cedere dal punto di vista tecnico e tecnologico, accettando compromessi. Questa volta insieme a Mark Cerny e sfruttando tecnologie diverse, sono certo che supereremo gli ostacoli creando qualcosa di mai visto prima. Un prodotto completamente nuovo che potrebbe essere il mio miglior lavoro".

Il resto è storia: dalla creazione del primo Metal Gear nel 1987, al successo planetario di Metal Gear Solid per PS One nel 1998, fino ad arrivare alla recente e discussa rottura con Konami che ha spinto l'autore giapponese a fondare una sua casa di produzione: la Kojima Production, già al lavoro sul primo attesissimo titolo: Death Stranding.