Cade il divieto dei simboli nazisti nei videogiochi tedeschi

Wolfenstein II The New Colossus Svastica

Cultura è divulgazione, conoscenza e riflessione. Per questo va' accettata in ogni sua forma.

Un piccolo passo per una nazione, un grande passo per l'umanità. Fino ad oggi la Germania vietava di mostrare svastiche o altri simboli nazisti nei videogiochi; e solo nei videogiochi naturalmente.

Finalmente i videogiochi vengono equiparati alle altre forme d'arte dove l'espressione artistica è critica, e memoria, e riflessione, anche dura e spietata. Perché questo è lo scopo dell'arte: accendere il fuoco della coscienza.

Censura in germania, simbolo nazista in 10 second ninja

Il divieto durava da quasi vent'anni e includeva ogni tipo di videogioco, dai Call of Duty al più recente Wolfenstein: The New Colossus. Una vera e propria censura che recintava la volontà espressiva di autori e artisti digitali. Ma la censura è una degenerazione propria del nazismo stesso; significa aver paura del proprio passato, della propria storia; invece la storia va' studiata, ricordata, assorbita, compresa e infine, accettata.

Non bisogna mai avere paura della storia anche quando la storia fa paura. Solo esorcizzando i propri demoni l'uomo può aspirare a essere davvero libero.